Messa in commercio di prodotti fitosanitari

I prodotti fitosanitari proteggono le piante dagli organismi nocivi. La CFSB prende posizione in merito a prodotti fitosanitari che contengono microrganismi patogeni o piccoli invertebrati (macrorganismi) e valuta le possibili ripercussioni sull’uomo, sugli animali e sull’ambiente.

PMV-01 (approvato nel 2018)

PMV-01 contiene come principio attivo il virus del mosaico del pepino (Pepino Mosaic) ceppo CH2 isolato 1906, isolato in Belgio nel 2006 da una coltivazione commerciale di pomodori. In diversi Paesi dell’UE è già ammesso e impiegato da anni.

I virus del mosaico del pepino sono fortemente contagiosi e danneggiano le colture di pomodori. L’isolato utilizzato nel PMV-01 è invece un ceppo debole, che protegge la coltura impedendo la successiva infezione con un ceppo virulento. PMV-01 può essere impiegato esclusivamente in serre per la produzione di pomodori, adottando misure che ne impediscano la diffusione all’esterno della serra. Secondo la CFSB non sono previsti effetti indesiderati su persone, animali e ambiente.

Presa di posizione PMV-01 (in tedesco)

Flocter

Flocter contiene come principio attivo il batterio Bacillus firmus I-1582, isolato in Israele nel 1992 da terreni agricoli. In diversi Paesi dell’UE, negli Stati Uniti e in Israele Flocter è già ammesso e impiegato da anni. Si tratta di un nematocida che ha effetti sulle uova di diversi nematodi galligeni delle radici e nematodi selvatici. Il Bacillus firmus colonizza la rizosfera delle radici e protegge le piante giovani dai nematodi. In Svizzera Flocter deve essere impiegato nelle piantagioni di verdure per cetrioli (serre) e carote (in campo aperto), come pure nelle piantagioni di tabacco in campo aperto. Secondo la CFSB non sono previsti impatti sul lungo periodo ed effetti indesiderati su persone, animali e ambiente.

Presa di posizione del 9 settembre 2014 della CFSB sull'autorizzazione di Flocter (in tedesco)

Aphidius matricariae, Ephedrus cerasicola e Praon volucre

Questi tre principi attivi sono vespe entomofaghe che infestano di parassiti gli afidi. Tutti e tre sono ceppi selvatici raccolti in Belgio e presenti anche in altri Paesi europei. Aphidius matricariae, Ephedrus cerasicola e Praon volucre hanno una gamma molto ampia di ospiti. In Svizzera dovrebbero essere impiegati in serra contro diverse varietà di afidi sulle piantagioni di verdure (pomodori, melanzane, erbe aromatiche, cucurbitacee ecc.), sulle colture di frutta minuta e sulle piante ornamentali. Secondo la CFSB le tre vespe entomofaghe non rappresentano alcun rischio rilevante per persone, animali e ambiente.

Presa di posizione del 17 dicember 2013 sull'autorizzazione di Aphidius matricariae, Ephedrus cerasicola e Praon volucre (in tedesco)

Amylo-X

Amylo-X contiene come principio attivo il batterio Bacillus amyloliquefaciens sottospecie plantarum ceppo D747. Il ceppo fu originariamente isolato in Giappone. Amylo-X viene impiegato come fungicida tra l’altro per la lotta contro la muffa grigia nelle viticolture, nelle piantagioni di verdure e nelle colture di frutta minuta come pure contro diverse varietà di Sclerotinia e peronospora nelle colture di insalata. Il Bacillus amyloliquefaciens sottospecie plantarum ceppo D747 agisce mediante una combinazione di più meccanismi, tra cui la competizione efficace in materia di nutrizione e spazi con organismi patogeni per le piante. Inoltre produce lipopeptidi e proteasi, anch’essi con effetto fungicida poiché aumentano la permeabilità della membrana dei funghi e compromettono le infestazioni degli stessi sulle foglie. Il Bacillus amyloliquefaciens esiste naturalmente nell’ambiente e non sono noti impatti su persone, animali e ambiente.

Presa di posizione del 2 avrile 2013 della CFSB sull'autorizzazione d' Amylo-X (in tedesco)

Nemasys G

Nemasys G contiene come principio attivo il nematode entomopatogeno Heterorhabditis bacteriophora ceppo GPS11, le cui forme giovani infettive penetrano nell’organismo bersaglio e liberano un batterio simbiotico (Photorhabdus luminescens) contenente tossine che causano la morte dell’organismo bersaglio. Nemasys G andrebbe impiegato in prati sportivi od ornamentali contro le larve della carruga degli orti (Phylloperta horticola). L’Heterorhabditis bacteriophora è autorizzato in Svizzera come principio attivo ed è impiegato da molto tempo in modo efficace nella lotta contro gli organismi nocivi nonché utilizzato in diversi prodotti. Per la CFSB Nemasys G non rappresenta alcun pericolo per persone e ambiente.

Presa di posizione del 10 settembre 2012 della CFSB sull'autorizzazione di Nemasys (in tedesco)

Prestop

Prestop contiene come principio attivo il fungo Gliocladium catenulatum, ceppo J1446. Esso concorre con i funghi nocivi per l’accaparramento degli spazi vitali e delle sostanze nutritive. Prestop viene impiegato nella lotta contro diverse malattie fungine nelle fragole, in diverse varietà di ortaggi e piante ornamentali. La specie Gliocladium catenulatum è diffusa in tutto il mondo. Il ceppo J1145 è stato isolato dal suolo finlandese per essere impiegato in diversi Paesi dell’Unione europea. Secondo la CFSB non vi sono segnali di pericolo per l’uomo, gli animali e l’ambiente dovuti all’utilizzazione di Prestop e ha quindi acconsentito alla sua autorizzazione. 

BioAct

Il principio attivo di BioAct è un fungo del suolo, il Paecilomyces lilacinus, ceppo 251, che parassita uova e stadi immobili dei nematodi del suolo. BioAct viene impiegato nella lotta contro i nematodi responsabili della formazione di galle alle radici, perlopiù prima della piantagione, quindi mediante trattamento del suolo. In Europa e negli Stati Uniti questa sostanza attiva è già autorizzata e fa parte dei nematicidi biologici maggiormente esaminati. Nella sua valutazione, la CFSB ha evidenziato in particolare una possibile patogenicità del ceppo 251 per l’uomo ed è giunta alla conclusione che il prodotto può essere autorizzato poiché il rischio per l’uomo, gli animali e l’ambiente è esiguo. 

Proradix

Il principio attivo di Proradix è il batterio Pseudomonas sp. ceppo DSZM 13134. Esso non è attribuibile a nessuna specie nota, ma viene considerato come una nuova specie di pseudomonadi fluorescenti, dal momento che è il più affine al batterio Pseudomonas fluorescens. Proradix viene impiegato come disinfettante per proteggere le sementi di patata dai funghi patogeni del suolo. Secondo la CFSB la documentazione per la domanda si rifà troppo agli esami condotti sul P. fluoresecens e non considera sufficientemente il ceppo effettivamente impiegato. Nella sua presa di posizione la CFSB ha motivato questo giudizio e ha rinunciato a pronunciarsi sull’autorizzazione di Proradix. 

Madex I12, Madex Max, Madex Top, Madex Twin e Carpovirusine Evo 2

Questi prodotti fitosanitari contengono come principio attivo diversi ceppi del virus della granulosi della carpocapsa e vengono impiegati nella lotta contro la carpocapsa (Cydia pomonella). I virus della granulosi della carpocapsa sono diffusi in tutto il mondo e ovunque siano presenti insetti vettori. Essi appartengono alla categoria dei baculovirus. Per la valutazione della CFSB fanno stato l’origine del rispettivo isolato del virus e l’effetto biologico o la gamma degli ospiti. La CFSB ha approvato l’autorizzazione dei prodotti.

Helicovex

Helicovex contiene come principio attivo il virus Helicoverpa armigera, virus nucleare poliedrico (HearNPV). Il virus HearNPV appartiene ai baculovirus e agisce specificamente contro le larve dell’elotide del cotone (Helicoverpa armigera), un organismo nocivo di diverse piante coltivate (cotone, grano, frumento, tabacco, lattuga cappuccio, pomodori, peperoni, alberi da frutta a nocciolo, alberi di agrumi ecc.). I baculovirus sono in genere altamente specifici per il loro ospite e agiscono esclusivamente contro gli artropodi. Per l’uomo e i vertebrati non sono infettivi e non si moltiplicano nelle cellule degli animali vertebrati (comprese le cellule umane). Non essendoci alcun rischio rilevante per l’uomo, gli animali e l’ambiente, la CFSB ha approvato l’autorizzazione di Helicovex.

Eretmocerus mundus ed Eretmocerus eremicus

In entrambi i prodotti si tratta di macrorganismi viventi. Eretmocerus mundus ed Eretmocerus eremicus sono specie parassitarie degli icneumonidi, che parassitano gli aleurodi. Essi vengono impiegati nella coltivazione degli ortaggi e delle piante ornamentali. Entrambi gli organismi figurano nella lista dell’Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante «List of biological control agents widely used in the EPPO-Region» e sono impiegati da molti anni in diversi Paesi europei. La CFSB ha approvato l’autorizzazione di entrambi i prodotti. 

Blossom Protect

Blossom Protect agisce contro il batterio Erwinia amylovora e viene impiegato per combattere contro il fuoco batterico nella frutta a granelli. Esso contiene un fungo simile al lievito, l’Aureobasidium pullulans, un antagonista naturale dell’agente patogeno del fuoco batterico. Per la valutazione della CFSB sono rilevanti gli esami relativi alla produzione degli antibiotici dell’A. pullulans e le ripercussioni connesse sugli organismi non bersaglio. Siccome alcune domande erano rimaste aperte, la CFSB ha accordato un consenso temporaneo all’autorizzazione di Blossom Protect. Non appena è stato possibile dimostrare che il ceppo A. pullulans impiegato in Blossom Protect non produce antibiotici, la CFSB ha acconsentito in una seconda presa di posizione all’autorizzazione a tempo indeterminato di Blossom Protect.

Agree WP

Questo prodotto fitosanitario contiene come principio attivo il batterio Bacillus thuringiensis var. aizawai. Agree WP viene impiegato contro diversi bruchi nocivi presenti nella frutta, nelle bacche, nella coltivazione di ortaggi e nella viticoltura come pure per le piante ornamentali e nell’economia forestale. Il Bacillus thuringiensis var. aizawai forma cristalli di endotossine che si attivano nel tratto gastro-intestinale dei bruchi nocivi, uccidendoli. I cristalli di endotossine agiscono in modo altamente specifico, al punto che le ripercussioni sugli organismi non bersaglio sono improbabili. Secondo la CFSB Agree WP non costituisce alcun rischio per l’uomo, gli animali e l’ambiente, e ha quindi acconsentito alla sua autorizzazione. 

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Ultima modifica: 04.01.2021